Babbo Natale...
Eh si...tra pochi giorni è Natale...e voi ci credete a Babbo Natale??Diverse sono le leggende che circilano intorno al suo conto,la prima ci racconta di un nobile signore caduto in povertà,tanto che non avrebbe avuto la possibilità di mantenere le sue figlie.San Nicola ebbe pietà di quest'uomo onesto e decise di aiutarlo..per tre notti di fila lanciò allora attraverso la finestra del castello tre sacchi di monete d'oro,la terza notte però trovando la finestra chiusa,fece passare il sacchetto dal camino,facendo felice il signore e le sue figlie.Dunque il primo portatore di doni della storia è San Nicola di Bari;venerato in tutt'Europa..particolarmente in Belgio e in Olanda...poi quando alcuni gruppi di olandesi si spostarono in America fondando Nuova Amsterdam portarono con sè anche le loro tradizioni tra cui San Nicola,che nella loro lingua si chiamava Sinter Klass.Il personaggio ben presto piacque anche ai coloni inglesi che lo trasformarono in Santa Claus.Nel corso dell'Ottocento il personaggio cambiò mezzo di trasporto e fu dotato di renne.
L'illustre professor Clement Clark Moore, che oggi nessuno più conosce, scrisse in un suo poemetto che Santa Claus viaggiava in compagnia di ben otto renne (ognuna con il suo nome), che si calava nei camini e lasciava giocattoli nelle calze appese dai bimbi. Poteva fare tutto questo perché, naturalmente, era un ometto piccolo, vestito da gnomo e delle dimensioni di uno gnomo.
A dare infine una delle ultime pennellate nel creare il nostro Babbo Natale fu l'illustratore Thomas Nast: tra il 1862 e il 1886 disegnò una serie di celebri tavole dedicate al personaggio, che ormai era stato associato alla festività natalizia. Sono una sua creazione la casa al Polo Nord, la lista dei bambini buoni e cattivi e la fabbrica dei giocattoli dove lavorano gli gnomi aiutanti.Babbo Natale lo si può immaginare vestito di rosso a bordo di una slitta, o come un vecchietto con un consumato mantello marrone, un bastone e una lanterna, ma la verità è che ognuno di noi, ci creda o no tutti hanno bisogno di sognare e il Natale è il pretesto migliore per farlo!
L'illustre professor Clement Clark Moore, che oggi nessuno più conosce, scrisse in un suo poemetto che Santa Claus viaggiava in compagnia di ben otto renne (ognuna con il suo nome), che si calava nei camini e lasciava giocattoli nelle calze appese dai bimbi. Poteva fare tutto questo perché, naturalmente, era un ometto piccolo, vestito da gnomo e delle dimensioni di uno gnomo.
A dare infine una delle ultime pennellate nel creare il nostro Babbo Natale fu l'illustratore Thomas Nast: tra il 1862 e il 1886 disegnò una serie di celebri tavole dedicate al personaggio, che ormai era stato associato alla festività natalizia. Sono una sua creazione la casa al Polo Nord, la lista dei bambini buoni e cattivi e la fabbrica dei giocattoli dove lavorano gli gnomi aiutanti.Babbo Natale lo si può immaginare vestito di rosso a bordo di una slitta, o come un vecchietto con un consumato mantello marrone, un bastone e una lanterna, ma la verità è che ognuno di noi, ci creda o no tutti hanno bisogno di sognare e il Natale è il pretesto migliore per farlo!
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