Sogno e fantasia...

giovedì 11 settembre 2008

Vacanze settembrine....


Il Marocco è un susseguirsi di porte che si spalancano a mano a mano che si avanza. E non si può avanzare se non visitandolo assiduamente, e conservando in sé il desiderio dello stupore, la curiosità di conoscere e di assimilare".
Quali parole possono penetrare più intensamente l'anima del Paese se non queste di Tahar ben Jelloun, il più grande scrittore marocchino contemporaneo? Suggestivo, incantato, ricco di testimonianze di splendori passati, avvolto in ritmi di vita antichi, il Marocco offre al moderno viaggiatore una possibilità ormai difficile da trovare altrove: quella di sognare.

Il nome arabo del Marocco, Maghreb-el-Aqsa, significa Estremo Occidente in quanto il Marocco occupa la parte più occidentale del Nord Africa.
Il Marocco confina a N con il Mar Mediterraneo, a O con l'Oceano Atlantico, a S con la
Mauritania e a E con l'Algeria.
Il litorale mediterraneo, lungo 450 km, è ricco di scogliere e baie mentre quello atlantico, lungo 1500 km, è in gran parte sabbioso e presenta la sola insenatura naturale rilevante di Agadir. Il Paese è caratterizzato da quattro grandi sistemi montuosi: il Rif, il Medio Atlante, l'Alto Atlante e l'Anti Atlante. Le montagne del Rif, verdi, tondeggianti e ricche d'acqua, corrono quasi parallele alla costa mediterranea e sono la prosecuzione africana della Sierra Nevada spagnola, con vette che arrivano fino ai 2456 m del Djebel Tiguin. A Taze il massiccio del Rif e quello del Medio Atlante, ricco di boschi e laghi, quasi si incontrano. Non lontano da Marrakech, il medio Atlante si unisce all'Alto Atlante , una catena di creste rossicce che spesso superano i 3000 m. Il rilievo dell'Alto Atlante a nord ha caratteristiche alpine mentre, scendendo a sud, si fa più brullo dato che la vegetazione tende a scomparire man mano che si avvicina al margine settentrionale del Sahara. L'Alto Atlante occupa la zona meridionale del Paese: a sud-ovest si esaurisce prima della costa atlantica mentre a sud-est digrada verso il deserto.
A sud della valle del Draa si estende il Sahara, regione desertica prevalentemente sassosa ma con la presenza di dune sabbiose.


La fascia costiera, sia atlantica che mediterranea, gode di un clima caratterizzato da estati temperate ed inverni miti. Il periodo più indicato è da fine maggio a settembre; tra febbraio e marzo ad Agadir ci sono alte possibilità di nebbia.
All'interno il clima ha carattere continentale, con sensibili escursioni termiche diurne e stagionali. La primavera è il periodo ideale per recarsi in queste zone anche se è bene non dimenticare che la piovosità può essere notevole. Ottobre e novembre spesso sono i mesi più asciutti dell'anno e quindi i più consigliabili per lunghi percorsi su strada.
Da dicembre a marzo c'è buona neve in montagna e si può sciare. La neve cade generalmente al di sopra dei 1000 m e sopra i 3000 m, in inverno, si raggiungono anche i 20° sottozero!!
Per contro, in estate il caldo torrido colpisce il sud con punte massime di 50°C e di conseguenza i mesi migliori per visitarlo sono quelli invernali.
Da dicembre a febbraio le inondazioni sono frequenti specialmente nella pianura del Rharb.

martedì 2 settembre 2008

Magicamente in Brasile...


Scegli il Brasile che vuoiTutti i sogni diventano realtà nel paese dell'allegria e dell'ospitalità.Dipende soltanto dalle tue preferenze, dalla tua volontà, dal tuo desiderio.Potrai fare un po' di tutto, avventurarti nei sentieri, nelle rotte di navigazione,

oppure lasciarti andare nel dolce far niente, sdraiandoti nelle sabbie chiare e sottili del litorale brasiliano.Vedi cosa succede in questo immenso paese, con libertà per sognareil Brasile che più ti gradisce.

Se viaggiare è la tua passione, il Brasile è il tuo destino.Passione è la parola che meglio definisce un viaggio in Brasile.Perché emozione è ciò che più troverai in questo gran paese. Sono meraviglie della natura abbinate ad una cultura basata nella libertà e nell'allegria, affascinando e conquistando ogni turista.E' un litorale immenso, che offre grandi spiagge balneari, con la migliore infrastruttura alberghiera, oppure piccole spiagge selvatiche.

La gigantesca Foresta Amazzonica, il più gran patrimonio biologico del pianeta, un'avventura che è il sogno d'ogni viaggiatore.Il meraviglioso Pantanal, con le sue esclusive caratteristiche, che rende immagini e sensazioni incomparabili.Sono le feste popolari, autentiche rappresentazioni della cultura nazionale, dove sono molto presenti il ritmo e la creatività di questo popolo.Brasile: vieni, conosci, vivi, innamorati.

sabato 23 agosto 2008

Volando in Spagna...


Benvenuti in Spagna, il paese dell'Europa sud-occidentale che assieme al Portogallo forma la Penisola Iberica. La Spagna è formata da tante regioni, che mantengono, spesso con orgoglio, la propria cultura e la propria lingua, le proprie differenze. Trasgressione pura e antiche tradizioni gelosamente conservate, medioevo e postmodernità si alternano durante il viaggio in questo paese dai mille volti. E tuttavia, che vi troviate al mare o in montagna, a Madrid o a Barcellona, in Galizia, nei Paesi Baschi o in Andalusia, non mancheranno mai le occasioni di divertimento e l'inesauribile vita notturna, la buona cucina e la possibilità di ammirare un patrimonio culturale storico e artistico tra i più importanti al mondo. Partite da Madrid, la capitale della Spagna e della movida trasgressiva. Proseguite il viaggio alla scoperta di Barcellona, orgogliosa e cosmopolita capitale della Catalogna, camminate sulla magica Rambla e fatevi incantare della Sagrada Famiglia di Gaudì. All'estremità nord-occidentale, sul confine col Portogallo visitate la Galizia. Andate alla scoperta di Santiago di Campostela lungo il cammino più antico e famoso d'Europa. Nel sud c'è da scoprire l'Andalusia arabo-ipanica, culla del flamenco. Non perdetevi Granada e la splendida Siviglia. E sulla costa andalusa la Costa del Sol è il posto giusto per coniugare mare e divertimento, mentre il Cabo de Gata è un paradiso naturale per amanti di vacanze rilassate. D'estate, ma non solo, vi accolgono le bellissime isole della Spagna: le Baleari nel Mediterraneo con le spiagge raccolte, alberghi attrezzatissimi e notti di festa interminabili; le Canarie nell'Oceano Atlantico, da Fuerteventura paradiso dei surfisti, a Tenerife dove la primavera dura tutto l'anno. E poi ancora: la Spagna che vi coinvolge, la Spagna dei festival estivi e delle feste popolari, la Spagna della buona cucina e del vino tinto, la Spagna dello shopping, la Spagna che cambia volto da una regione all'altra ma che mantiene intatta la sua inesauribile vitalità che vi accompagna, città dopo città, lungo il viaggio. La Spagna ha risorse infinite di cose da fare!

sabato 9 agosto 2008

L'Andalusia..

L'Andalusia è una terra estrema, la regione più calda e passionale della penisola Iberica. Da molti definita come "il ponte tra due continenti", Europa ed Africa, è anche il punto di incontro tra due mari, l'Oceano Atlantico ed il Mediterraneo. Grazie a questa particolare posizione geografica, l'Andalusia ha vissuto l'incessante susseguirsi di culture diverse, che da qui sono entrate in Europa nel corso dei secoli: questo che le è valso anche il titolo di "Porta dell'Europa".
È una regione profondamente meridionale, la patria delle case bianche, dei fiori variopinti che coprono i cortili, dei paesini arroccati come in un presepe vivente, ma anche del profumo di agrumi e di olio, del suono del flamenco. La caratteristica principale dell'Andalusia è la contraddizione. Ogni angolo del suo territorio è segnato dalla diversità: le calde valli del Guadalquivir, si affiancano ai paesaggi vulcanici del deserto di Tabernas e alle bianche cime della Sierra Nevada. L'Andalusia, quindi, non è solo la torrida regione che tutti immaginano: il Guadalquivir, chiamato dagli Arabi "Grande Fiume", dà vita ad una fertile valle grazie anche ai fiumi minori che affluiscono al "Gran Rio" arricchendo la terra circostante e svolgendo un importante ruolo, specialmente per l'irrigazione delle coltivazioni che danno sostentamento alla popolazione. Nonostante la Valle del Guadalquivir, circa il 50% del territorio dell'Andalusia è montagnoso con un grande altopiano e 46 cime che superano i 1.000 metri.
La Sierra Nevada rappresenta senza dubbio la regina di tutte le cime montagnose della regione spagnola; fa parte del Sistema Bético, insieme ad altri maestosi monti, superiori ai 3.400 metri come il Mulhacén, il più alto della Spagna, o la Veleta. La straordinarietà di questa terra è proprio la differenza di paesaggi che si susseguono in appena 40 km: da quello alpino dalle cime innevate, al paesaggio arido e desertico come quello intorno all'Almerìa, area di piante rare e parchi dove si rifugiano i fenicotteri, fino alle colline ricche di ulivi e alle zone costiere della Costa del Sol con i suoi splendidi litorali. Questi ultimi caratterizzati da lunghe coste sia atlantiche sia mediterranee e da spiagge bianchissime che, specialmente negli ultimi anni, adeguandosi perfettamente all'esigente mercato turistico, sono diventate una meta preferita dagli abitanti e dai visitatori di tutto il mondo. Nella contraddizione del paesaggio dell'Andalusia abitano più di 7 milioni di abitanti distribuiti nei diversi ambienti naturali che la regione propone. Una gran parte vive nelle città, le 8 capitali di provincia: Almeria, Cadice, Cordoba, Granada, Huelva, Jaen, Malaga e Siviglia, e a Jerez de la Frontiera; un'altra parte della popolazione invece, preferisce paesi di media grandezza ed anche piccoli paesi di montagna, fattorie e cascine solitarie. Tutta questa contrastante unione di luoghi di mare e paesi ricchi di storia e tradizione, hanno sempre costituito una forte attrazione non solo per i turisti, ma anche per gli artisti che nell'Andalusia hanno trovato un'affascinante fonte di ispirazione. Questa è la terra del flamenco, della corrida, della Carmen, di Don Giovanni, ma anche dello sherry, delle olive e dei limoni. È la terra di chi ama i contrasti e la diversità, per chi vuole trovare nella stessa regione straordinarie differenze paesaggistiche, culturali e architettoniche: passare da una maestosa cattedrale cristiana, alla tranquillità dei paesini con le casette bianche, entrare in un antico palazzo arabo, affacciarsi sulla vastità di una fertile pianura; per poi incontrare all'improvviso città moderne piene di luci o località solitarie e sperdute su una montagna maestosa. Attualmente l'Andalusia è una comunità moderna, dotata di grandi infrastrutture che sanno ricevere efficientemente tutti i visitatori che ogni anno vi si recano. Ma, nonostante la modernizzazione e il suo stare a passo con i tempi, resta sempre molto attenta a conservare le radici ed il suo imponente patrimonio culturale e monumentale ereditato dagli antenati. L'Andalusia è una terra con un fascino senza tempo, grazie alle torri dorate, le moschee, le chiese, i giardini fioriti; ma anche grazie alla sua cultura unica ed irripetibile, risultato di un incessante susseguirsi di contrasti. È una regione che sa puntare sul suo clima e sul suo mare da sogno per attirare viaggiatori e turisti di tutto il mondo, sempre però preservando la tradizione la storia che l'ha resa meravigliosa terra di confine tra mari, continenti e culture diverse.

martedì 29 luglio 2008

Volando in Grecia...........


Partite da Atene, la capitale, il centro finanziario, culturale e politico del paese dove antico e moderno coesistono. Visitate l'Acropoli, esplorate il Partenone, uno dei monumenti più famosi al mondo, ed ammirate le opere all'interno dei tanti musei. A Delfi vi aspettano la leggenda di Zeus ed il famosissimo santuario di Apollo tutto da scoprire dal Tempio del Dio al teatro. Se vi spostate a Salonicco invece non dimenticatevi di ammirare la Torre Bianca e di sorprendervi fra le stanze del Museo Archeologico che ripercorre la storia della città. Affascinatevi poi davanti alle Meteore, le rocce sospese popolate dagli eremiti che hanno lasciato oggi fantastici monasteri arrampicati sulla montagna dal più antico, quello di Megalo Meteoro, al più affascinante, quello di Monì Rousanou. Quando siete stanchi di girare per monumenti e templi allora non preoccupatevi perché vi aspettano le fantastiche isole della Grecia dove acque cristalline, sole e divertimento fanno da padroni. A voi la scelta fra le famosissime Cicladi, che da Mykonos a Paros e a Santorini offrono un mare stupendo ed un'infinita vita notturna, ma anche relax come nell'isola tranquilla di Amorgos. E poi le isole del Dodecanneso e Rodi, che unisce le spiagge paradisiache ad un grande patrimonio artistico, le isole Ionie, fra cui la più conosciuta è Corfù, e tante altre. Bellissimo anche soggiornare a Creta, l'isola più grande della Grecia, che offre bellissime spiagge ma anche un grande patrimonio artistico come gli antichissimi palazzi di Cnosso e Festo.

martedì 15 luglio 2008


Le isole Galapagos sono situate nell’oceano pacifico, a circa 1000 km dal continente sud – americano. La loro origine è vulcanica e risale ad alcuni milioni di anni fa. Darwin già dedusse che le piante e gli animale di queste isole discendevano da antenati che provenivano originariamente dal continente. Questo caso fu uno dei pilastri nello sviluppo della sua teoria dell’evoluzione. Quando Darwin visitò queste isole vide che esistevano in esse tredici specie di fringuelli. Queste specie non si trovavano in altri luoghi del mondo. I fringuelli sono uccelli piccoli e dalla colorazione poco attraente. Darwin riferì che ciascuna specie presentava un becco con una morfologia diversa. Questi becchi sono il risultato della selezione naturale. Sono adattamenti rispetto all’alimentazione dei fringuelli. Cosi il fringuello terrestre dal becco grande (Geospiza magnirostris) si alimenta di semi grandi e duri.Il fringuello arboreo grande (Comarhynchus psittacula) mangia insetti grandi. Il fringuello gorgheggiatore (Certhidea divacea) è adattato per alimentarsi di insetti piccoli. Il fringuello terrestre piccolo (Geospiza fuligginosa) mangia semi piccoli e duri. L’origine delle diverse specie di fringuelli si ritiene sia la seguente…All’inizio nelle isole Galapagos non esistevano fringuelli. Con un mezzo sconosciuto, alcuni di essi giunsero in una delle isole. Venne fondata una popolazione e su di essa agirono la deriva, la consanguineità e la selezione. Questa popolazione riusci ad adattarsi all’ambiente insulare. In una seconda tappa, alcuni fringuelli colonizzarono un’altra isola (con un altro ambiente). Venne fondata in essa un'altra popolazione e i fringuelli si adattarono al nuovo ambiente. Quando alcuni fringuelli della seconda isola tornarono all’isola originaria, le popolazioni erano già tanto diverse (si erano formati meccanismi di isolamento riproduttivo) da essere già specie distinte. Il processo di colonizzazione venne ripetuto, coinvolgendo le diverse isole. Il risultato finale è la presenza nelle isole Galapagos delle 13 specie di fringuelli che conosciamo attualmente.

Vacanze alle Galapagos.....


Le isole Galapagos sono situate nell’oceano pacifico, a circa 1000 km dal continente sud – americano. La loro origine è vulcanica e risale ad alcuni milioni di anni fa. Darwin già dedusse che le piante e gli animale di queste isole discendevano da antenati che provenivano originariamente dal continente. Questo caso fu uno dei pilastri nello sviluppo della sua teoria dell’evoluzione. Quando Darwin visitò queste isole vide che esistevano in esse tredici specie di fringuelli. Queste specie non si trovavano in altri luoghi del mondo. I fringuelli sono uccelli piccoli e dalla colorazione poco attraente. Darwin riferì che ciascuna specie presentava un becco con una morfologia diversa. Questi becchi sono il risultato della selezione naturale. Sono adattamenti rispetto all’alimentazione dei fringuelli. Cosi il fringuello terrestre dal becco grande (Geospiza magnirostris) si alimenta di semi grandi e duri.Il fringuello arboreo grande (Comarhynchus psittacula) mangia insetti grandi. Il fringuello gorgheggiatore (Certhidea divacea) è adattato per alimentarsi di insetti piccoli. Il fringuello terrestre piccolo (Geospiza fuligginosa) mangia semi piccoli e duri. L’origine delle diverse specie di fringuelli si ritiene sia la seguente…All’inizio nelle isole Galapagos non esistevano fringuelli. Con un mezzo sconosciuto, alcuni di essi giunsero in una delle isole. Venne fondata una popolazione e su di essa agirono la deriva, la consanguineità e la selezione. Questa popolazione riusci ad adattarsi all’ambiente insulare. In una seconda tappa, alcuni fringuelli colonizzarono un’altra isola (con un altro ambiente). Venne fondata in essa un'altra popolazione e i fringuelli si adattarono al nuovo ambiente. Quando alcuni fringuelli della seconda isola tornarono all’isola originaria, le popolazioni erano già tanto diverse (si erano formati meccanismi di isolamento riproduttivo) da essere già specie distinte. Il processo di colonizzazione venne ripetuto, coinvolgendo le diverse isole. Il risultato finale è la presenza nelle isole Galapagos delle 13 specie di fringuelli che conosciamo attualmente.