Natale nel mondo
SveziaIn Svezia il 13 dicembre (giorno più corto dell'anno) si festeggia la festa di Santa Lucia che anticipa di qualche giorno le celebrazioni del Natale. A scuola e nelle case viene eletta la bambina che dovrà interpretare Santa Lucia e che sfilerà per le strade insieme alle altre cantando e intonando dolci melodie. Santa Lucia rappresenta per i bambini svedesi quello che per i bimbi italiani rappresenta Babbo Natale.Durante le celebrazioni in onore della santa, la tradizione vuole che la più piccola della casa si alzi per prima la mattina molto presto e, dopo aver indossato una tunica bianca e una corona di foglioline verdi e 7 candeline, vada a svegliare gli altri componenti della famiglia ancora addormentati servendo loro caffè, latte e dolci tipici.
La leggenda vuole che Santa Lucia fosse una ragazzina molto buona, da sempre impegnata ad aiutare il prossimo portando cibo ai confratelli nelle catacombe. Di lei si invaghì follemente un giovane, attratto dalla bellezza dei suoi occhi luminosi. Poiché, però, la fanciulla rifiutò il suo amore, egli la fece arrestare e le strappò gli occhi. Un miracolo, però, non la rese cieca e da allora si attribuisce alla Santa (originaria della Sicilia) il potere di guarire le malattie degli occhi.Il pranzo di Natale in Svezia include, principalmente, tanta carne di maiale e la famosa Torta di Natale.
Austria e Germania In Austria e Germania i bambini ricevono i doni da San Nicholas, un Babbo Natale in versione germanica. I tedeschi sono molto legati alla tradizione del Calendario dell'Avvento e della Ghirlanda dell'Avvento per contare i giorni che mancano alla festa più amata dai piccoli e a quella dell'albero di Natale la cui origine è legata proprio a questa zona.Molto sentita anche la tradizione dei mercatini di Natale che, soprattutto a Innsbruck e Salisburgo, animano le vie e le piazze di città e paesini.Dolce tipico di Natale in Austria è il marzapane il cui utilizzo si è diffuso negli ultimi anni anche qui da noi.
Polonia Il Natale in Polonia è il Natale tipico della tradizione cristiana e cattolica che qui è molto sentita. Nel giorno di Natale si addobbano la casa disponendo agli angoli della sala da pranzo dei covoni di paglia per ricordare la nascita di Gesù nella stalla.Il pranzo tipico natalizio, soprattutto, presso le famiglie contadine si compone di 12 portate che si susseguono l'una l'altra senza interruzione. Sulle tavole viene sempre apparecchiato un posto in più nel caso in cui dovesse arrivare un ospite improvviso.
CracoviaAntichissima è la tradizione del presepe che si è affermata, soprattutto, nella città di Cracovia dove, nel mese di dicembre, oltre alle consuete esposizioni e mostre, si tiene anche un concorso per premiare la realizzazione più bella.
Paesi anglosassoni I Candy Cane sono bastoncini di zucchero bianchi e rossi e appartengono alla tradizione natalizia anglosassone (americani soprattutto). I bambini li ricevono in dono durante le feste e li utilizzano spesso, oltre che come gustosissimi dolci da leccare e succhiare, come motivi ornamentali per addobbare l'albero. Il Candy Cane, però, non è solo un dolcetto tipico per la gioia dei più piccoli, ma un vero e proprio insieme di simboli di origine cristiana: il bianco sta, infatti, a indicare la purezza della nascita di Gesù e il suo essere senza peccato; la durezza rappresenta la solidità su cui si fonda la Chiesa; la forma (una "J" allungata) simboleggia la parola Jesus, mentre le quattro strisce rosse (tre più sottili e una più spessa) che li decorano rappresentano i segni della flagellazione sulla croce e il sangue versato da Cristo.
La leggenda vuole che Santa Lucia fosse una ragazzina molto buona, da sempre impegnata ad aiutare il prossimo portando cibo ai confratelli nelle catacombe. Di lei si invaghì follemente un giovane, attratto dalla bellezza dei suoi occhi luminosi. Poiché, però, la fanciulla rifiutò il suo amore, egli la fece arrestare e le strappò gli occhi. Un miracolo, però, non la rese cieca e da allora si attribuisce alla Santa (originaria della Sicilia) il potere di guarire le malattie degli occhi.Il pranzo di Natale in Svezia include, principalmente, tanta carne di maiale e la famosa Torta di Natale.
Austria e Germania In Austria e Germania i bambini ricevono i doni da San Nicholas, un Babbo Natale in versione germanica. I tedeschi sono molto legati alla tradizione del Calendario dell'Avvento e della Ghirlanda dell'Avvento per contare i giorni che mancano alla festa più amata dai piccoli e a quella dell'albero di Natale la cui origine è legata proprio a questa zona.Molto sentita anche la tradizione dei mercatini di Natale che, soprattutto a Innsbruck e Salisburgo, animano le vie e le piazze di città e paesini.Dolce tipico di Natale in Austria è il marzapane il cui utilizzo si è diffuso negli ultimi anni anche qui da noi.
Polonia Il Natale in Polonia è il Natale tipico della tradizione cristiana e cattolica che qui è molto sentita. Nel giorno di Natale si addobbano la casa disponendo agli angoli della sala da pranzo dei covoni di paglia per ricordare la nascita di Gesù nella stalla.Il pranzo tipico natalizio, soprattutto, presso le famiglie contadine si compone di 12 portate che si susseguono l'una l'altra senza interruzione. Sulle tavole viene sempre apparecchiato un posto in più nel caso in cui dovesse arrivare un ospite improvviso.
CracoviaAntichissima è la tradizione del presepe che si è affermata, soprattutto, nella città di Cracovia dove, nel mese di dicembre, oltre alle consuete esposizioni e mostre, si tiene anche un concorso per premiare la realizzazione più bella.
Paesi anglosassoni I Candy Cane sono bastoncini di zucchero bianchi e rossi e appartengono alla tradizione natalizia anglosassone (americani soprattutto). I bambini li ricevono in dono durante le feste e li utilizzano spesso, oltre che come gustosissimi dolci da leccare e succhiare, come motivi ornamentali per addobbare l'albero. Il Candy Cane, però, non è solo un dolcetto tipico per la gioia dei più piccoli, ma un vero e proprio insieme di simboli di origine cristiana: il bianco sta, infatti, a indicare la purezza della nascita di Gesù e il suo essere senza peccato; la durezza rappresenta la solidità su cui si fonda la Chiesa; la forma (una "J" allungata) simboleggia la parola Jesus, mentre le quattro strisce rosse (tre più sottili e una più spessa) che li decorano rappresentano i segni della flagellazione sulla croce e il sangue versato da Cristo.
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